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Alessandra Sandrolini

author
Alessandra Sandrolini – Bologna, 1978

curator and art critic, Paris, Bologna

contribution
Graffiti

digital photos printed on paper, A4

received 01.03.11
on suggestion of Elisa Del Prete, Nosadella.due

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During his long urban walks, Brassai (Hungarian-born photographer, living in Paris in the 30’s of the twentieth century) patiently observed and cataloged spontaneous  graffiti on the city walls, an art form in mixed with elements from the street art and from drawings of children and of outsiders. This series was published in the surrealist magazine “Minotaure” accompanied by the headline: “From the cave walls to the walls of the factories” and later exhibited at the MOMA in 1956. What fascinates Brassai is the modern man’s spontaneous gesture, that draws to reclaim a place in the industrial city, a bit like men of Lascaux made to exorcise the fear of nature. In this series of photographs that make up an anthropological research on the primitive, the collective unconscious of man seems to emerge as resistant to the normalization of modern life. These ridiculous and distorted faces transmit a vital energy, a playful spirit and at the same time a violent and magical vision of the world.


Durante le sue lunghe passeggiate urbane, Brassai (fotografo di origine ungherese vissuto a Parigi negli anni Trenta del Novecento) osservò e catalogò pazientemente i graffiti spontanei lasciati sui muri della città, una forma d’arte a metà tra l’arte di strada, i disegni dei bambini e degli outsider. Questa serie fu pubblicata sulla rivista surrealista “Minotaure” corredata del titolo: “Dai muri delle caverne ai muri delle fabbriche” e in seguito esposta al Moma nel 1956. Ciò che affascina Brassai è il gesto spontaneo dell’uomo moderno che disegna per riappropriarsi della città industriale un pò come gli uomini di Lascaux facevano per esorcizzare la paura della natura. In questa serie di fotografie, che compongono una ricerca antropologica sul primitivo, sembra emergere l’inconscio collettivo dell’uomo che resiste alla normalizzazione della vita moderna. Questi volti ridicoli e queste facce deformate trasmettono una strana energia vitale, uno spirito ludico e allo stesso tempo una visione violenta e magica del mondo.

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