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(archive)

author
Circolo Arcigay “Il Cassero” – founded in 1982, Bologna

Il Cassero is an association for social solidarity, non-profit organization, founded in 1982 and committed to improving the quality of life of gays and lesbians. Since 1982, offers cultural activities and policies aimed at the homosexual community, local and national levels, and at the whole city of Bologna. It houses one of the largest centers in Europe of documents on the history of the GLBT movement, a clinic for health and well-being of gay people and one of the most important music clubs of the city. / Il Circolo Arcigay il Cassero di Bologna è un’associazione solidaristica di promozione sociale, senza scopo di lucro, fondata nel 1982 e impegnata per migliorare la qualità della vita di gay e lesbiche. Dal 1982 propone iniziative culturali e politiche rivolte alla comunità omosessuale, locale e nazionale, e all’intera città di Bologna. Ospita uno dei più grandi centri di documentazione d’Europa sulla storia del movimento GLBT, un consultorio per la salute e il benessere delle persone omosessuali e uno dei club musicali più importanti della città. 

contribution
Cassero Files / archivio vivente

site specific performance

www.youtube.com/watch?v=wntfH6cSS4k&feature=player_embedded

received 05.04.11 / special project made in Nosadella.due, Bologna 

notes
The proposed archive is a wall of portraits of all those people that make the Cassero go on every day and every night. The wall grows up through the story of these people and through direct interaction with the public. These people are like the drawers of a living archive that the public can open up, listen and question, and they represent the value of the visibility for the LGBT community. The installation consists of one hundred photographic portraits hanging on the wall, as symbol of who works to protect the LGBT community, fighting against discrimination and prejudice. / L’archivio proposto è un muro di ritratti parlanti  di tutti coloro che fanno il Cassero ogni giorno e ogni notte.  Il muro prende  forma attraverso il racconto diretto delle  persone presenti e attraverso l’interazione col pubblico. Queste persone sono i cassetti di un archivio vivente che il pubblico può aprire, ascoltare e interrogare e rappresentano il valore della visibilità per la comunità LGBT.  L’installazione si compone di cento ritratti fotografici appesi a costruire il muro simbolico di chi si adopera per proteggere   la comunità LGBT lottando contro le discriminazioni e i pregiudizi. 

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